Il Parco e il Monte del Conero

Il Corbezzolo, simbolo dell'Autunno del Conero, di bontà e salute

La bellezza dell'Autunno al Parco del Conero non è solo sinonimo di mare, ma di un foliage strepitoso che rende magico il paesaggio e regala frutti d'eccellenza come il Corbezzolo.

Il Mar Adriatico davanti agli occhi, il Conero per la sua conformazione, la sua propensione sull’acqua richiama ad un pensiero marino. Basta però girarsi e, in questa stagione autunnale, ammirare un "foliage” strepitoso lungo i tanti sentieri che l’attraversano. La sua bandiera è il Corbezzolo, sempreverde ed officinale: ce ne sono in maniera sterminata, bellissimo con i suoi frutti rossi. La pianta è commestibile e moltissimo apprezzata dagli abitanti al punto che la Regione Marche ha dovuto mettere una limitazione importante, impedendo che se ne raccolgano più di mezzo chilo. 

La raccolta del Corbezzolo si protrarrà sino alla metà di dicembre. Ma a che serve il corbezzolo? Le sue qualità sono state di fatto dimenticate ma ha sempre avuto una buona scuola in quanto antiossidante e soprattutto buono per fare dolci ed anche un liquore. Il frutto rosso ha una sua grande quantità di ammiratori.

Ma si torni al foliage: cattura l’occhio, con quel cambiamento di colori, che si attua giorno dopo giorno, man mano che la temperatura si abbassa, con il rosso che la fa da padrone e quasi cattura l’occhio rispetto al mare, cosa che sembra quasi un controsenso. Orniello, lecci, querce, aceri, roverella e carpino eccole specie arboree che alimentano il foliage che incornicia il Conero e che segnano sentieri, tracciano percorsi molto ben frequentati da visitatori e da escursionisti del territorio

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