Sirolo, un gioiello del Conero e del Mare Adriatico

Prima di essere un luogo di rara bellezza, è stato pure un baluardo per le invasioni, un ostacolo ai turchi. Sirolo, paese del Monte Conero, ha avuto così tante vite per arrivare ad essere quello che è adesso: una perla dell’Adriatico. Il promontorio, il "monte” sono le sue caratteristiche, che si legano insieme in maniera indissolubile, Monte Conero uguale a Sirolo, immancabilmente. 

Si stacca il Conero da spiagge molto belle, ma che hanno una caratteristica unica, l’essere "piattissime”. Poi arriva il "colosso” di granito, quasi seicento metri di bellezza selvaggia, non si può certo dire improvviso, perché il promontorio si vede da chilometri, sia da nord che da sud ed anche dal mare, punto di riferimento in questo punto di costa. Qualcuno la definisce la spiaggia di Ancona: niente di più falso, dal momento che le due località, pur vicine, hanno avuto sviluppi diversissimi, con peculiarità che ancora oggi ne marcano la differenza. 

Il Conero, e pure Sirolo, allora è riuscito ad ottenere una "bandiera blu”, conquistata e difesa in tanti anni di politiche attente all’ambiente ed alla sua difesa, evitando le speculazioni inutili che non avrebbero portato a niente. Sentieri, viste sul mare, profumi di macchia mediterranea intrisa di sapore marino. Chi può nascondere la bellezza di Sirolo? E del Monte Conero? Dice: "Ma vi sarà una cosa caratteristica del paese?”. Ma il branzino! Quel pesce si trova davanti al Monte e per questo i pescatori l’hanno sempre portato nelle tavole degli abitanti; le donne lo sanno cucinare in maniera eccellente, con ricette che si tramandano solo per via orale. E come per il baccalà in Portogallo, le donne e gli uomini di Sirolo si vantano di saperlo proporre in 365 versioni, una al giorno. Tutte squisite e nessuna eguale alle altre.