Eventi, feste e sagre

El Carnevalò di Ancona

Da più di 20 anni il Carnevale di Ancona (Riviera del Conero, Marche), la cui sfilata in maschera per le vie della città si tiene la prima domenica di Quaresima. Il sabato precedente festa carnevalesca per i bambini nel pomeriggio e gran ballo in maschera (per adulti) la sera

Sono i "mosciolini", le classiche maschere cittadine, ad aprire il corteo de El Carnevalò di Ancona, il carnevale della "capitale" della Riviera del Conero, che si rifà a tradizioni antiche, lasciate e riprese nel corso degli anni. Il giorno più importante rimane la prima domenica di Quaresima, quello della sfilata, con una piccola eccezione canonica dato che il Mercoledì delle Ceneri si tiene 5 giorni prima. Insomma piazza della Repubblica e corso Garibaldi vengono invase, a partire dalle ore 15:30 circa, dalle maschere e dai costumi, con gruppi provenienti da tutta l'Italia. Al termine, spettacolo di fontane danzanti.

Il sabato precedente El Carnevalò va in scena una gustosa anteprima del carnevale di Ancona, Aspettando El Carnevalò:

  • nel pomeriggio, ore 15:00, partenza da piazza Roma, la Festa di Carnevale per i più Piccoli, con Cosplay Parade, le scuole cittadine che sfileranno in gruppi a tema ed esibizione finale di un'ospite d'onore;
  • la sera, la cena e le danze saranno invece appannaggio dei più grandicelli. Dalle 20:30 "Ballo a Corte" presso il Salone delle Feste del Teatro delle Muse, con costumi dal '400 all''800 (o abito da sera) e cena a buffet. Per un tocco di classe...

 

Anche tra i bambini una certa preminenza la mantiene la maschera del Mosciolino, che ad Ancona è il nome del mitile selvatico, della cozza (mosciolo): tra l'altro potrebbe essere anche la maschera più recente d'Italia, in quanto è stata "inventata" nel 1999. La tradizione racconta la storia triste del "mosciolino" che alla fine, però, vince addirittura il concorso per la maschera più bella.
Maschere tradizionali de El Carnevalò di Ancona sono "Papagnoco" e "Burlandoto", il primo un contadino che intende fustigare i costumi licenziosi del carnevale e quindi è fornito di un lungo bastone che promette di usare in ogni momento; il secondo una guardia papalina, non molto sveglia, sciatta e presa in giro dal popolo e dai contrabbandieri.

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